La Villa Belvedere racchiude e custodisce parte del patrimonio di mobili e suppellettili acquisiti per eredità sia dal ramo paterno che da quello materno del dott. Pesenti Calvi. In particolare, Giulia Calvi amava collezionare pezzi d’arredo, anche di carattere rustico e popolare.
Tale patrimonio è alquanto eterogeneo e diversificato, per famiglie di oggetti, epoca e qualità: è peraltro evidente lo scrupolo del proprietario nel custodire gelosamente le testimonianze del proprio passato. In particolare, le sale abitate dal dott. Pesenti Calvi testimoniano della sua passione per la tradizione agreste, privilegiando un arredo sobrio, funzionale alle esigenze del proprietario committente piuttosto che rispondenti a ragioni di rappresentanza.
Oltremodo ricca è anche la biblioteca, eterogenea, che conserva testi di carattere storico, sui temi dell’allevamento, delle scienze, dell’arredamento, dell’arte e della musica, e della storia locale (alzanese, ma anche bergamasca e lombarda in generale), oltre alla narrativa e a volumi rari.
Ciò che contraddistingue tuttavia la casa del dott. Pesenti, ed in particolare le sale nelle quali amava risiedere o ricevere gli ospiti, sono tutti gli oggetti, suppellettili, strumenti, materiale documentario e celebrativo legati alla sua passione per la vita di campagna: non solo l’allevamento e il mondo agricolo in generale, ma anche il mondo equestre, la caccia e il tiro venatorio istintivo con l’arco.
Le collezioni sono attualmente oggetto di studio e approfondimento al fine di consentire una adeguata conservazione e valorizzazione anche ai fini espositivi.
Completano il patrimonio culturale alcune sezioni archivistiche, che raccolgono documenti di famiglia, legati anche alle più antiche origini e proprietà della famiglia materna Calvi, all’araldica, nonché alle proprietà di famiglia.
